Ferdinando Todesco e la poetica del viaggio
Quella che adesso è a tutti gli effetti una galleria d’arte,fino a cinquant’anni fa era una stalla. Il luogo in cui Ferdinando Todesco ha deciso di esporre i 30 quadri della mostra che raccoglie le sue opere da metà anni novanta ad oggi è davvero speciale. Non tanto perché è casa sua,quanto perché l’atmosfera che si respira all’interno del’ex bovile è carica di significati. Eppure i quadri esposti sembrano cozzare contro l’ambiente in cui si trovano. Non sono tele che rappresentano paesaggi agrari,animali, il lavoro nei campi. Tutt’altro. Sono binari carrozze,locomotive,cimiteri di veicoli abbandonati,strade buie illuminate solo dai fari delle automobili di passaggio. E poi ancora solitudini ,incomprensioni tra coniugi,difficoltà relazionali e di integrazione sociale. Temi duri,nient’affatto bucolici.”I quadri sono lo specchio della contemporaneità delle emozioni che vivo nel profondo” spiega l’autore,nato ad Arcole nel 1940,ex grossista di carta e cancelleria,pittore per hobby da cinquant’anni. Il soggetto preferito da Todesco sono le stazioni come luogo di partenza,di mutamento esistenziale,di desiderio di liberarsi da vincoli e pregiudizi. Dal 13 al 23 gennaio 2009 alcuni quadri di Todesco sono stati esposti in stazione a Padova. E i viaggiatori potevano lasciare commenti e riflessioni. Il prossimo 4 luglio,alle 17 Todesco ha organizzato nel suo rustico in località Grassanella un vernissage molto particolare. Oltre ad aprire al pubblico la sua galeria,ospiterà anche la scrittrice sarda Nicoletta Vinciguerra,autrice de “Le stazioni del vento” La donna ha scelto uno dei quadri di Todesco per la copertina del sua libro.Per l’occasione il pittore inaugurerà anche il tetto fotovoltaico sul portico della ex stalla per la produzione di 20 Kilowattora di energia.
Paola Borsato